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Lammas/Lughnasad come la vedevano i nostri antenati?

La festività di Lammas che si chiama anche Lughnasad (pronuncia Loonasa), è la prima festa del raccolto della ruota dell’anno. viene celebrata tra il tramonto del 31 luglio e il primo di agosto, ma molto spesso le celebrazioni si protraggono fino attualmente anche al 6 di agosto, questa pratica è chiamata “vecchio Lammas” tradizionalmente è Lammas quando la costellazione del leone raggiunge i 15 gradi rispetto la posizione solare e si da inizio al raccolto dei primi frutti maturi e del il grano.

Con questa festa, in qualche modo l’anno di luce, cede il passo un po’ di più al buio. in modo lento e graduale si comincia a guardare verso la parte buia dell’anno.
Abbiamo ancora molte ore di luce ma di settimana in settimana da questo
momento le vedremo diminuire.


In questo momento dell’anno avviene, come detto, il primo raccolto e la trasformazione del
grano, e questo succede da migliaia di anni, da quando le donne compresero
come seminare, curare, raccogliere e trasformare il grano e i cereali, azione che
rese le popolazioni nomadi del neolitico più stanziali e permise alla civiltà e alla
cultura di nascere.


Nelle regioni del nord, nelle isole britanniche era la festa di Lammas, la festa del
pane, il momento in cui dalla raccolta si passava alla trasformazione e si faceva il
primo pane per la tribù con la nuova farina viva, appena macinata.


Così anche qui in Italia e in generale nell’Europa continentale, quindici giorni più o
meno.
Questa festività da ciò che se ne deduce, era un momento fondamentale nella
vita dei nostri antenati, così legati alla Terra e ai cicli naturali.
In questo momento in tutta l’Europa si onorava e celebrava la Dea Madre che da
la Vita, la Dea della prosperità e dell’abbondanza per il raccolto andato a buon
fine.
amo analizzare le parole, e volevo raccontarvi dei significati del nome comune di questa festività, Lammas e Lughnasad:
Lammas è la contrattura di Loaf Mass, la “messa del pane ”un nome che veniva
usato nel Medioevo e anche prima nei paesi anglosassoni, perché veniva in quel
tempo Benedetto il pane in tutte le celebrazioni in modo da ringraziare la Divinità
per il frutto della Terra. In quel momento non solo si benediceva il pane ma anche
tutti i prodotti agricoli che venivano raccolto nel primo raccolto.

Lughnasad, significa ” festa del dio Lugh” un dio di cui vi parlerò in un altro articolo, ma che anticamente era un dio luminoso e molto invocato.

Per vederla come un essere umano ancestrale dobbiamo tenere conto che era un momento di grande lavoro e attività in campo e commerciali, l’estate era il periodo in cui si raccoglieva e in cui si commerciava.

I mercati nei grandi abitati erano opulenti come mai durante l’anno e i mercanti viaggiavano fermandosi di villaggio in villaggio, ma non solo, era anche il tempo in cui gli abitanti delle zone interne, delle foreste e delle montagne, che solitamente erano isolati per tanta parte dell’anno cominciavano a scendere per vendere i primi prodotti in surplus creati con la caccia, l’agricoltura, l’allevamento e la raccolta da commerciare o scambiare con i primi beni di sussistenza quali farina, miele etc. che non potevano procurarsi.


Anticamente proprio nelle settimane antecedenti e post festività, si organizzavano riunioni plenarie, fiere, eventi che facevano da
aggreganti per la popolazione antica e che servivano per
aumentare la prosperità di tutti
In Italia si trovano da nord a sud delle feste di paese e delle ricorrenze proprio
legate a questi temi anche oggi, cercate le varie fiere del pane, fiera del raccolto,
o la fiera dei prodotti tipici della zona che si svolgono in questo periodo, questo modo di celebrare arriva da lontano.


In questo momento l’umanità, da sempre, celebra il ciclo della vita, morte, vita, dalla semina è
passato qualche mese, sono state fatte tutte le azioni fisiche e spirituali per poter
avere un buon raccolto, le spighe sono mature, (vita) ed è ora che vengano
raccolte (morte) e trasformate per il sostentamento della comunità (vita), ma non
solo, i semi verranno conservati al buio nella carta (oggi) per poter essere
seminati in primavera, in un eterno ciclo, che ancora noi oggi siamo abituati a
celebrare e al quale siamo sensibili in molti ambiti della nostra vita.
Questo è uno dei motivi, ma forse è il principale per cui tutto questo è così
fondamentale per la vita dell’uomo

Le protagoniste di questa festa sono ma soprattutto erano ovviamente per chi raccoglie, le erbe, le raccoglitrici e i raccoglitori giravano con le loro erbe da scambiare o vendere, si producevano i rimedi che servivano durante tutto l’anno e si incontravano per scambiarsi segreti, ricette, preparati, erbe, nei vari mercati, anche nei giardini dei semplici dei castelli e delle ville ci si preparava e questo significava davvero raccolte, preparazioni, dispense da riempire, commercio, scambio, viaggio, tanto movimento, piu che in altri momenti dell’anno, immaginatevi un luogo abitato, con tutte le sue persone indaffarate in questo modo, a me gia fa venire voglia di far festa e mi alleggerisce il cuore.

Era un periodo molto florido e ricco di vita e di abbondanza e l’essere umano lo riconosceva, ringraziava, offriva e faceva voti sugli altari per la stagione del raccolto che era appena cominciata, si scongiurava la cattiva sorte, si esorcizzava il male con feste, incontri, gare e mercati.

Voi come lo sentite questo periodo dell’anno? cosa state facendo? come state sfruttando tutta questa energia di abbondanza?

Se volete approfondire l’argomento della festività, di come si celebra, su quali archetipi si lavora e su come si celebra potete scrivermi sulla mail oppure sui social per avere la dispensa di Lammas/ Lughnasad del ciclo della Ruota Dell’anno disponibile all’acquisto.

Intanto vi auguro un buon periodo di abbondanza e tantissime benedizioni fino al prossimo articolo, che il sentiero sia libero e il vostro paso sulla ruota dell’anno sicuro!

Annie

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