How to,  Mabon, equinozio d'autunno,  Ruota dell'anno

Mabon, o Equinozio d’Autunno e 6 modi per celebrarlo.

Mabon è la festa della Madre Terra, in questa festività i nostri antenati celebravano un importante evento dell’anno agricolo, l’ultimo raccolto.
Si celebra intorno al l’equinozio, tra il 20 e il 23 di settembre.
Questo veniva celebrato in tutta Europa, nelle zone di clima temperato, perché in questo momento dell’anno si finisce di raccogliere gli ultimi frutti della Terra, per poi cominciare a preparare il cibo per conservarlo durante i mesi freddi.
Per la mia tradizione, per la tradizione di Avalon, (la tradizione in cui mi riconosco) questa festività è carica del potere dell’elemento Terra, è un momento potente in cui si celebrano le “Antiche Madri” europee,
coloro che mantengono e tengono custoditi i misteri della Madre Terra.
Tecnicamente l’equinozio d’autunno o Mabon, è un momento di equilibrio tra luce e buio, e quindi è una festa con le caratteristiche di equilibrio, di nutrimento e anche di bilanciamento delle energie in attesa dei mesi freddi.
Questa festività, è per me, da sempre un momento intimo, che sento molto ed è pure la prima festività che io ho celebrato per prima in un cerchio con altre persone quando avevo 16 anni, quindi è una delle mie feste del cuore.

È un momento importante di bilanciamento maschile e femminile in noi,
Proprio per la caratteristica di avere un momento con uguali ore di luce e di buio, per poi cedere con piu evidenza al buio di questa fase dell’anno.


In questo periodo le notti si raffrescano, sentiamo tutti il bisogno di “tornare a casa”
rientrare in noi, nelle nostre sicurezze e nei nostri confini.
Se ci guardiamo intorno, anche la natura ritira le sue forze, giorno dopo giorno i colori attorno a noi cambiano, dal bel verde e dorato dell’estate cominciano ad arrivare i colori della Terra, il rosso, l’arancione, il marrone e tutte le loro sfumature.
Si alzano le nebbie e i colori e i confini intorno a noi sfumano e ci potremmo sentire un po’incerte e insicure magari, avere bisogno di stabilità e di appoggiarci ad un albero o a una roccia.
In questa festività, onoriamo il raccolto ma anche celebriamo la Terra dove viviamo,
ringraziandone gli spiriti e le energie che ci hanno sostenuto per tutto l’anno di Luce.
È importante osservare e conoscere, il luogo in cui viviamo è molto bello cercare luoghi sacri intorno a noi, magari antichi dove andare a fare offerte e a rendere grazie per ciò che la Natura e l’universo ci hanno dato.

Questa festività si perde nella notte dei tempi, nella tradizione Gallica che amo sempre citare perché è a volte messa un po’ da parte, Sappiamo per certo, dal calendario di Coligny, che Mabon così come lo festeggiamo noi, i nostri antenati Galli italici e continentali in genere non lo festeggiavano, ma festeggiavano un momento chiamato mezzo autunno o meglio, Tiocobrextion che approssimativamente vuol dire “mettere in ordine la casa”, che in realtà ha molto a che fare con la festività odierna del raccolto e della celebrazione della casa vista come “rifugio”, per rientrare e stare in un luogo
protetto.
Da questo momento in poi le ore di buio si allungano visibilmente e noi tendiamo proprio a fare un movimento dall’esterno verso l’interno, tornando nei nostri confini e nel nostro spazio vitale.


Nel nostro tempo vengono oggi, questi momenti di celebrazione, vengono chiamate feste del fuoco, e le possiamo aver sentite nominare come festività pagane, druidiche, wiccan, celtiche, ma possiamo ben dire che sono semplicemente festività europee che scandiscono da sempre l’anno agricolo, che fondamentalmente è’ la base della nostra sopravvivenza.

Veniamo ora a noi, per le Donne e gli Uomini Delle Erbe, questo è un momento importante perchè fa parte comunque di un punto focale nel seguire il corso delle stagioni.

Se non tutti seguono le otto festività della ruota dell’anno pagana, chi lavora con la Terra, segue invece le stagioni e l’equinozio d’autunno, segna il cambio stagionale, il 21 settembre comincia l’autunno, è tempo di raccogliere, di trasformare, di immagazzinare, questo momento per chi lavora in agricoltura, segna quel periodo in cui si accoglie e si fa il bilancio di tutto cio che la Terra ci ha dato, che siamo raccoglitori o coltivatori, si comincia a fare il bilancio sia materiale che spirituale di com’è andato quest’anno e si gode dei frutti del nostro lavoro se l’anno è andato bene.

È tempo di celebrazione, di stare assieme, di sagre e feste del raccolto, è tempo di godersi l’insieme di tutto ciò che la stagione estiva ci ha donato.

Come possiamo celebrarlo noi oggi, che ci sentiamo vicini alla madre terra e al ritmo delle stagioni?

Ovviamente i miei suggerimenti saranno a tema erbe, perché è questo di cui mi occupo.

Raccolta Delle Ultime Erbe selvatiche, Le Verdure e i Frutti

Tempo delle ultime raccolte, non so da voi ma qui in valle, d’autunno e proprio intorno a mabon, si vedono ancora le foglie nuove al terzo o quarto ciclo del tarassaco, la portulaca, le foglie della salvia dei prati, gli ultimi fiori del trifoglio violetto, i semi dei girasoli, le foglie del terzo ciclo della stellaria media o sciupetin, le mele selvatiche, le nocciole selvatiche, qualche fungo… e moltissime altre se vi guardate attorno sono li ad aspettarci nei prati.

Quindi tempo di raccolta ancora, non perdetevi questi ultimi momenti che probabilmente in molte zone d’Italia andranno avanti fino a ottobre/novembre inoltrato.

Studio e Raccolta Foglie Autunnali e Studio Delle Radici

Quando si avvicina il periodo della festività, di solito io amo raccogliere foglie che in questo periodo stanno virando di colore e ho un album in cui metto le foglie delle varie erbe e alberi ma anche delle piante di appartamento che mi sono compagne e alleate, o quelle che voglio conoscere meglio e approfondire, in modo da avere una specie di ” enciclopedia” stagionale aggiornata che mi serve per approfondire la conoscenza delle piante nelle varie stagioni, di solito le erbe nelle stagioni fredde sono difficili da riconoscere e questo metodo mi aiuta a raccogliere le informazioni sulle erbe e piante che mi circondano.

Cosi faccio anche per le radici, studiare gli apparati radicali in autunno è molto utile e in linea con la stagione, osservarle nel momento in cui sono piu ricche di nutrienti e si stanno preparando per l’inverno ci permette di notare moltissime cose che non noteremmo in un altro momento dell’anno.

Non vi dico di sradicare senza rispetto ogni piantina che vi interessa, ma di dedicarvi a due o tre eradicazioni, consapevoli che state dando morte alla pianta e di lavorare con quelle erbe che si donano a voi, è fondamentale sempre il profondo ascolto consapevole delle erbe che entrano a far parte della nostra vita e che vi saranno di aiuto probabilmente nei mesi freddi.

Non forzate nulla, non cercate per forza radici da studiare se il vostro sentire non va in quella direzione però, state sempre con la presenza nell’ascolto del vostro ecosistema che sicuramente vi guiderà verso la pianta giusta e verso la giusta medicina.

Decorare Casa per Mabon per noi e con i Bambini

Un altra cosa che amo fare in questo periodo è decorare la casa, fare spazio, cambiare i talismani e crearne di nuovi per il mio spazio domestico che mi ospiterà molto di più nella stagione che sta arrivando, mi piace dedicarmi a creare nuovi spazi, o rinnovare quelli che ho già, in tema con la stagione, e con i colori.

Creo ghirlande di foglie con la mia bimba e delle lanternine, ci divertiamo spesso a dipingere vasetti dei colori dell’autunno, e a mettere a dimora i bulbi che hanno bisogno del freddo per nascere a primavera.

Mi piace tantissimo quando oltre che inventarci decorazioni creiamo anche una storia attorno ad ogni decorazione, creando un senso di appartenenza e continuità, ma anche di magia e di armonia autunnale, il tempo in cui ci si trova proprio attorno al primo fuoco acceso a raccontarci storie.

Dedicare Tempo alla Preparazione dei Rimedi

Una cosa che in questo periodo amo fare è creare incensi e infusi, oleoliti e tinture, mieliti e acetoliti, riempire la dispensa con le ultime erbe e i nuovi preparati con le erbe di questo periodo, cominciare ad introdurre nella pratica erbe riscaldanti, tipiche di questo momento, radici e frutti raccolti.

Di solito mi dedico alla preparazione di prodotti che mi serviranno durante l’inverno, solitamente aspetto proprio la fine dell’estate e l’autunno per produrre poi tutti i rimedi che mi servono, per raffreddori, influenze e tutti i malanni di stagione.

È in questo periodo che preparo l’Apple Fire Cidre, un rimedio che chi mi segue fa parte del mio armadio delle erbe da anni, sebbene qui in italia se ne parli davvero solo negli ultimi anni.

la ricetta di questo prodotto fantastico che risolve molti problemi in una volta sola e’ fantastica e ho un intera lezione dedicata a questo rimedio miracoloso che potete fare con me scrivendomi in privato!

Fare Entrare La Magia Nella Nostra Vita

Questo periodo è il momento in cui moltissime persone si avvicinano alla magia, alle energie che scendono verso il buio, corrisponde il bisogno di comprensione di questo buio che rappresenta quella parte misteriosa che non comprendiamo. Tutto torna dentro la terra, tutto si rivolge all’interno sempre di più e noi ci sentiamo potentemente attratti dal Limine, da quel confine che sentiamo labile oppure fin troppo presente,ma di un confine stiamo sempre parlando e della tensione umana a attraversarlo.

Così ci viene facile accogliere la dimensione sottesa e magica di questo momento, e la curiosità di fare entrare anche un pezzettino di magia nella nostra vita rende più sopportabile per molti il rientro alla quotidianità dopo l’estate.

Prendersi tempo per vivere momenti di Ascolto Profondo

Questo periodo dell’anno segna come abbiamo detto la discesa nel sottosuolo delle energie, cambiano i suoni,i colori, gli odori e fermarsi ad ascoltare e a osservare è un momento di profonda connessione e celebrazione.

Prendiamoci tempo lento per immergerci nel nostro ambiente naturale e osservarli, ascoltarlo e accoglierlo in noi.

Usciamo a camminare e immergiamoci in quel paesaggio che fa da sfondo ad ogni nostra giornata, onoriamolo camminando in modo sacro su quella Terra che ci accompagna e sostiene sempre, prendiamoci il tempo di comprenderlo, viverlo in un modo diverso, rallentiamo i passi e il battito del nostro cuore per rimanere in presenza di ciò che c’è e abbastanza da accoglierlo ecomprenderlo in profondità. Ascoltiamolo in relazione a noi e a ciò che sta accadendo, portiamo significato a questi momenti di profonda connessione con il luogo che ci ospita, portiamo dentro di noi e permettiamoci di viverlo con occhi diversi e con apertura diversa, il luogo stesso potrebbe offrirci scoperte interiori che non ci aspettiamo!

Buon Mabon camminanti!

Tante benedizioni Verdi

Annie.



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